Maria Bertollo - psicologa, psicoterapeuta, sessuologa
Dottoressa Bertollo Cantù Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

Attività clinica

Disturbi d'ansia: ansia generalizzata, attacchi di panico, disturbo ossessivo compulsivo, disturbo post traumatico da stress, fobia, ipocondria

I disturbi d'ansia sono un insieme di disturbi caratterizzati da forme di paura e di ansia ingiustificata o patologica che si accompagnano spesso a manifestazioni psicosomatiche e che creano notevole disagio all'individuo. Essi includono:

  • ansia generalizzata
  • attacchi di panico
  • disturbo ossessivo compulsivo
  • disturbo post traumatico da stress
  • fobia
  • ipocondria

Il disturbo d’ansia generalizzata è un disturbo caratterizzato da uno stato ansioso tendenzialmente costante che porta a preoccupazioni sproporzionate in diversi ambiti di vita del paziente. Rispetto ad altri disturbi d’ansia, nel disturbo d’ansia generalizzata le preoccupazioni non riguardano un tema specifico, ma sono estese ai diversi ambiti della vita del paziente.
I sintomi ansiosi tendono ad essere presenti per tutta la giornata, per tutti i giorni, e le preoccupazioni riguardano temi della vita quotidiana come la famiglia, la situazione economica, il lavoro e la salute personale. Chi soffre di disturbo d’ansia generalizzata riferisce inoltre uno stato di costante preoccupazione nei confronti del futuro, insieme ad uno stato di tensione e di inquietudine diffusa che non è in grado di controllare.

Gli attacchi di panico sono stati di ansia molto forte, che insorgono per lo più inaspettatamente e che provocano un’intensa paura di perdere il controllo, di impazzire o di morire. Durante gli attacchi sono presenti numerosi sintomi fisici che allarmano il soggetto, come fatica a respirare con senso di oppressione toracica, dolore al petto, tachicardia e vertigini.
I sintomi dell’attacco di panico riguardano sia aspetti psichici che fisici.
La manifestazione di un attacco di panico può differire da soggetto a soggetto. La frequenza con cui si manifestano i sintomi del panico definisce, in genere, la gravità del disturbo.

Il disturbo ossessivo compulsivo è un disturbo caratterizzato dalla presenza sia di pensieri intrusivi (chiamati ossessioni) che da comportamenti compulsivi. Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi intrusivi che generano ansia e sono vissuti come disturbanti e inappropriati.
Le compulsioni sono invece comportamenti ripetitivi (detti anche rituali) che vengono messi in atto nel tentativo di controllare le ossessioni. Le compulsioni spesso seguono delle regole comportamentali molto precise e sono messe in atto per “rispondere” ad una ossessione, nel tentativo di controllare le emozioni negative legate al pensiero intrusivo. Il disturbo ossessivo compulsivo risulta essere una delle patologie psichiatriche più invalidanti in quanto riduce notevolmente la qualità di vita di chi ne è affetto.

Il disturbo post traumatico da stress è un disturbo che si sviluppa in genere dopo un evento particolarmente traumatico, un evento che ha messo in pericolo la salute e l’integrità fisica o psichica del soggetto. Si caratterizza per sintomi particolarmente invalidanti, come ansia molto intensa e frequente, calo del tono dell’umore, pensieri, immagini o ricordi intrusivi dell’evento traumatico e spesso un vissuto emotivo molto intenso, come se si stesse rivivendo l’episodio traumatico.
E’ comunque opportuno ricordare che non tutti gli eventi traumatici della vita portano allo sviluppo di un disturbo post-traumatico da stress. E’ comune infatti che gli eventi traumatici provochino naturalmente una forma di disagio psicologico ma, in molti casi (circa nel 70-80% dei casi), questi sintomi tendono a risolversi spontaneamente con il passare del tempo.
Quando però questi sintomi non si risolvono, si presentano in modo molto intenso per un periodo prolungato allora siamo di fronte ad un disturbo e come tale va riconosciuto e affrontato grazie anche all’aiuto di un professionista che faciliti la naturale elaborazione dell’evento traumatico.

La fobia è la paura intensa, marcata, irragionevole e persistente di un oggetto o di una situazione che sono invece privi di una reale oggettiva pericolosità, e proprio in questo senso la fobia si distingue dalla paura, che è un sentimento che l'individuo manifesta di fronte ad una minaccia reale. Anche nella fobia specifica, come conseguenza del disturbo, può instaurarsi un'ansia anticipatoria con relative condotte di evitamento e, in casi particolari, l'ansia può raggiungere la portata dell'attacco di panico, perché l'esposizione allo stimolo fobico provoca quasi sempre una risposta ansiosa immediata.
Esistono un numero pressoché illimitato di fobie, dato che qualsiasi oggetto o situazione possono risultare coinvolti. Le forme più comuni sono le fobie per: animali, sangue, altezze, luoghi chiusi, buio, morte, mezzi di locomozione, sporco, malattie, agenti atmosferici. I soggetti colpiti, tranne i bambini, sono consapevoli di come il problema che li affligge sia irragionevole od eccessivo; nonostante ciò, il disturbo compromette più o meno significativamente la loro esistenza.

La caratteristica essenziale dell’ipocondria è la preoccupazione legata alla paura di avere, oppure alla convinzione di avere, una grave malattia. Questa è solitamente basata sulla errata interpretazione di uno o più segni o sintomi fisici. Si può parlare di ipocondria solo se una valutazione medica completa ha escluso qualunque condizione medica che possa spiegare pienamente i segni o sintomi fisici. Può comunque esistere un’ansia eccessiva di malattia anche quando è presente una malattia organica non grave. L’aspetto principale dell’ipocondria è che la paura o la convinzione ingiustificate di avere una malattia persistono nonostante le rassicurazioni mediche. Nell’ipocondria il segno caratteristico è l'osservazione ossessiva di sintomi oggettivi correlati con il proprio organismo (per esempio problemi gastrointestinali, palpitazioni cardiache o dolori muscolari) che impegnano il soggetto in un processo di ascolto e auto diagnosi continui che possono risultare anche fortemente debilitanti. Difatti, alcuni pazienti manifestano i sintomi tipici di un disturbo d'ansia conclamato quali pressione elevata, palpitazioni e stress fisico.